Maghi, stregoni, creature fantastiche di varie fattezze possono andar d’accordo con la scienza? È possibile un ponte tra il rigore del ragionamento e la libertà dell’immaginazione? Da ricercatore l’autore si fa cacciatore di esseri fantastici, turista di mondi paralleli per cogliervi vibrazioni scientifiche.
Per contro è consapevole che la stessa scienza si lancia nel territorio della ricerca solo con uno sforzo ardito di immaginazione, mettendo in conto possibilità nuove tutte da dimostrare. Il libro si muove lungo questo confine “poroso” attraverso cui per capillarità fantasia e scienza si scambiano intuizioni e conoscenze senza la pretesa, la prima, d’essere legge, la seconda, d’essere puro gioco d’azzardo.
Il territorio entro cui spazia l’autore è quello della narrativa fantasy o fantascientifica, immaginata sui libri o dallo schermo. Paura e meraviglia sono le pulsioni primordiali cui si ispira tanto il raccontare quanto il ricercare. Draghi e stregoni esprimono quel margine di mistero che in qualche modo va scandagliato per conviverci. La lotta per il potere, che trasfigura lo scontro del bene col male, è l’immagine di un controllo delle forze naturali già sotteso al dibattito acceso su magia e scienza del periodo rinascimentale.
Lettura piacevole e curiosa, richiede di tanto in tanto una sosta. È necessario lasciare che i contenuti esposti non siano affastellati in modo caotico, ma riportati a un ordine perché il buio del mistero possa intravedere barlumi di luce della scienza senza per questo consegnarle le chiavi della fantasia evitando che questa divenga, come diceva Tolkien, “illusione morbosa”.
Incanto
di Michele Bellone
Codice
20 euro