Limone Piemonte – Frane, smottamenti e voragini della Riserva Bianca possono essere ripristinate. È arrivato ieri (6 novembre) il via libera dal Comune all’esecuzione dei lavori più importanti per rimettere in sesto il comprensorio. Il provvedimento, a firma del sindaco Massimo Riberi, ordina alla società Lift l’esecuzione immediata, sui terreni di proprietà, del ripristino e messa in sicurezza della viabilità d’accesso, piste e riparazione di tutti i sottoservizi (linee telefoniche ed elettriche, rete internet, rete idraulica) danneggiati durante l’alluvione. L’ordinanza è stata emessa per la tutela della “pubblica e privata incolumità”, perché ci sono punti pericolosi, cavi e tubazioni per aria. Sui tempi di pubblicazione, spiega il sindaco: “Prima dell’adozione dell’atto abbiamo dovuto far redigere da un geologo una relazione tecnica corredata da immagini e acquisire un parere di un legale. L’impegno per creare le condizioni per riaprire la stazione è massimo da parte di tutti”. “Una gran bella notizia – commenta Antonella Zanotti, Ad della società Lift -, un passo in avanti. Da dopo l’alluvione non abbiamo mai smesso di lavorare su tutto ciò che era possibile ed autorizzato. Le manutenzioni ordinarie sono state quasi completate e, adesso, con l’ordinanza possiamo fare altri interventi”.
Proseguono anche i contatti tra Regione e Comune per riparare la seggiovia Cabanaira e la cabinovia Severino Bottero. Per gli interventi sui due impianti di arroccamento di proprietà comunale si è in attesa di un parere dell’Avvocatura dello Stato per usare i 4.5 milioni di fondi regionali stanziati per il miglioramento dell’innevamento artificiale delle piste di Limone. Un grande sforzo di Lift, Comune e Regione che si spera possa essere ripagato da un allentamento delle norme covid. “Arpiet, di cui sono consigliera – prosegue Zanotti – sta intrattenendo rapporti continui con i parlamentari per spiegare che lo sci è uno sport diverso dagli altri e che con l’adozione di tutte le misure necessarie può essere praticabile in sicurezza”. E prosegue: “Quella di quest’anno sarà un’apertura parziale, “incerottata” per le tante ferite subite dal comprensorio, ma vogliamo comunque ripartire per i nostri utenti, l’indotto e anche per i nostri dipendenti e per la nostra società”.
