Cuneo – Con la firma dell’ordinanza da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, il Piemonte è stato ufficialmente dichiarato zona rossa e pertanto, come in Calabria, Lombardia e Valle d’Aosta, saranno in vigore da domani (venerdì 6 novembre) misure e restrizioni più severe rispetto a quelle applicate in altre regioni italiane. Per la prima volta infatti è stata fatta una diversificazione tra le varie regioni italiane in base all’indice Rt e ad altri 21 criteri (tra questi anche il numero del tamponi). Sarà il ministro della Salute a valutare ogni settimana l’andamento del contagio e a stabilire la permanenza in una o nell’altra categoria (valida per un minimo di 15 giorni).
Pertanto da domani in Piemonte sarà vietato lo spostamento in entrata e in uscita dalla Regione ma anche all’interno del territorio salvo che per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Chiusi i negozi al dettaglio (tranne alimentari, farmacie, edicole, librerie, ferramenta, negozi per bambini, fiorai, negozi di elettronica, profumerie, erboristerie, negozi) e i mercati di generi non alimentari. Stop anche a bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie; consentita solo ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, quella da asporto (è questa l’ora in cui scatta a livello nazionale il coprifuoco). Aperti parrucchieri e barbieri ma stop agli estetisti. Sospese le attività sportive (anche all’aperto); consentito svolgere passeggiate in prossimità della propria abitazione rispettando il metro di distanza e con obbligo di mascherina, ammesso anche lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale; attività scolastica in presenza per scuole dell’infanzia, elementare e prima media.
Per spostarsi servirà di nuovo l’autocertificazione che dovrà essere consegnata in caso di un eventuale controllo: modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020.
A livello italiano domani entrerà poi in vigore il Dpcm, per saperne di più: https://www.laguida.it/2020/11/04/nuovo-dpcm-valido-fino-al-3-dicembre-coprifuoco-alle-22-e-misure-differenziate-per-le-singole-regioni/