Sembrerebbe una provocazione ma è semplicemente quello che è successo nei giorni scorsi quando Russia e Cina sono state elette al Consiglio Onu per i diritti umani. Si trattava infatti di coprire i 15 posti vacanti sui 47 Paesi componenti il Consiglio Onu, attraverso un meccanismo particolare e discutibile che non premia la competizione fra i Paesi.
Il risultato è a dir poco sconcertante, visto che fra i giudici Onu sui diritti umani vi saranno anche i rappresentanti di due Paesi che non hanno nessun rispetto di questi stessi diritti. I nuovi membri rimarranno in carica per tre anni a partire da gennaio prossimo.