Torino – La Regione Piemonte ha stimato in 230 milioni i danni di somma urgenza (fondi da stanziare nell’immediato, a difesa delle persone, delle attività economiche e del territorio) dopo l’alluvione di inizio ottobre, cifra comunicata al governo centrale venerdì scorso. ” Sono necessarie ingenti risorse – riassume il presidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale, Angelo Dago -, anche in tempi brevi, per gli interventi urgentissimi di ripristino. Tra le opere principali da rimettere in sesto ci sono quelle al Tenda, oltre al ponte di Romagnano e la riattivazione del Canale Cavour, opera strategica per la risicoltura in Piemonte e Lombardia, con il grave danno al ponte canale sul torrente Cervo”. Tra le varie questioni, oltre la situazione difficilissima a Limone, si è parlato della necessità del dragaggio dei fiumi ed è intenzione della Commissione audire il Magistrato del Po, che ha competenza su molti dei tratti fluviali critici. Necessario anche ripristinare chilometri di scogliere danneggiate dall’alluvione, quelle difese spondali negli abitati e nei pressi delle attività economiche.
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