La storia, forse la leggenda, di Guglielmo Tell, popolare eroe svizzero, quello che centrò il bersaglio e castigò i prepotenti, potrebbe ripresentarsi domenica 27 settembre in occasione del referendum voluto da prepotenti della destra elvetica contro i lavoratori stranieri.
È il bello della democrazia diretta del referendum che sul tema, esattamente già 50 fa, fermò la bestia della xenofobia che in Svizzera, come altrove in Europa, non muore mai.
Questa volta a centrare il bersaglio e a fermarla potrebbe essere l’Unione Europea che, in caso di chiusura delle frontiere elvetiche, chiuderebbe lei le sue alla Svizzera. Un esito che sarebbe disastroso per gli interessi di quella che già “isola” in Europa ne uscirebbe ancora più isolata, mentre sarebbe l’UE a centrare il bersaglio, come il popolare eroe elvetico.