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Lunedì 23 dicembre 2024

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Sicurezza, una sorta di “allarme movida” per la zona di Alba

La capitale delle Langhe si prepara alla Fiera internazionale del tartufo invitando a evitare presenze eccessive negli stessi spazi, e intanto fa i conti con comportamenti a rischio

La Guida - Sicurezza, una sorta di “allarme movida” per la zona di Alba

Alba – Un insieme di elementi porta a sottolineare con attenzione la situazione di Alba in questo periodo, su più fronti di sicurezza su cui si sono confrontate istituzioni e forze dell’ordine nei giorni scorsi; ha fatto il punto il Questore Emanuele Ricifari, nel suo ruolo di responsabile provinciale per la sicurezza.
In un tavolo di confronto ieri (giovedì 24 settembre) si è discusso dell’organizzazione in sicurezza della Fiera internazionale del tartufo, di cui si sta affinando il piano di sicurezza. Viene suggerita attenzione particolare ai rischi di assembramenti in certe aree pubbliche per la presenza di visitatori (nonostante eventi chiusi al pubblico e ingressi contingentati). Il consiglio è evitare di concentrarsi in certe aree, senza timori particolari se si rispettano le norme, legate al periodo.
Altro punto emerso con forza, in estate, riguarda una sorta di “allarme movida”, per la zona di Alba: un aumento molto consistente persone nei fine settimana in alcune zone del centro e comportamenti fuori regola da parte di giovani (sia minorenni, sia “over 40”), non tanto sul rispetto delle regole sanitarie attuali quanto sull’uso smodato di alcool (e in certi casi anche altre sostanze) fino a comportamenti fuori controllo.
Il numero limitato di locali e luoghi di aggregazione favorisce l’incremento di persone in certe zone, ma l’incremento di presenze ha avuto episodi in cui più persone hanno “esagerato”, a partire dall’alcool (con casi di coma etilico, in cui sono stati coinvolti anche minorenni). Due locali, poi, sono a rischio sospensione, per una chiusura temporanea dell’attività.
Il sindaco e le associazioni di categoria hanno sollevato il problema, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine: si sta mettendo a punto un insieme di pratiche per rafforzare la prevenzione, da una sensibilizzazione dei clienti a una maggiore presa di coscienza degli esercenti dei locali stessi, fino al coinvolgimento di steward privati per locali e aree all’aperto, o anche di organizzazioni di volontariato che possano sensibilizzare le persone, a partire dai più giovani.
Da parte del Questore Emanuele Ricifari giunge anche un appello ai genitori, affinché i figli siano maggiormente controllati: “Per eventuali situazioni manifeste, si provvederà con segnalazioni al tribunale dei minori, per il controllo delle condizioni genitoriali. È già avvenuto per episodi di vandalismo a Cuneo, dove alcune famiglie sono ora sotto osservazione”.
In questo periodo, infine, è oggetto di interesse la situazione del campo nomadi ad Alba, lungo il Tanaro, perché risulta che “il pericolo idrogeologico è concreto e serio”, quindi si sta cercando di capire quali interventi possano essere adatti per garantire sicurezza. Dai sindaci dell’area albese, infine, è stato chiesto alla Questura di controllare la situazione generale della vendemmia e delle vigne, per evitare il rischio di caporalato: nonostante il sistema albese sia molto diverso da altre realtà (ad esempio, Saluzzo), l’annata condizionata dal Covid si sente anche nell’assenza di persone già “fidelizzate” da Paesi dell’Est, che magari non possono spostarsi per blocchi alle frontiere oppure per timore. La carenza di personale rischia di esporre le vigne a situazioni “borderline”.

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