Cuneo – Mercoledì l’intitolazione della piazzetta a Raimondo Usmiani e del palazzo della Questur a Sergio Zucco, ha visto protagonista il Capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, il Prefetto Franco Gabrielli, che con il Questore di Cuneo Emanuele Ricifari, il sindaco Federico Borgna e i familiari dei due poliziotti ha scoperto le targhe dedicate alla loro memoria. Ughetta Biancotto presidente dell’Anpi Cuneo plaude all’iniziativa.
Egregio direttore,
ho accolto con notevole favore la proposta del Sindacato di polizia unitario SIULP per l’intitolazione della piazza antistante la questura di Cuneo a un loro collega ” Usmiani Raimondo”. Raimondo, ufficiale di pubblica sicurezza che negli anni 1943-45 si prodigò ed aiutò tanti collaboratori e resistenti nella Lotta di Liberazione: uno fra tanti il professor Eugenio Togliatti, (fratello di Palmiro Togliatti,) partigiano sfollato ed operante nella valle Ellero a Frabosa Sottana. Nel suo ruolo di poliziotto informò Cipellini, ferroviere, padre del senatore Alberto a nascondersi perchè ricercato dalla polizia fascista.
Usmiani partecipò a molte azioni, arruolato nelle guardie di pubblica sicurezza, nel periodo della dittatura fascista aiutò impiegati pubblici, insegnanti, operai e ferrovieri, a scampare da pericoli salvaguardando l’incolumità di tanti perseguitati e segnalati controllati dal regime fascista per le loro idee e il loro credo antifascista.
La nascita di questo riconoscimento risale al 2002 quando l’Anpi e il sindacato Siulp organizzarono a Cuneo un convegno sulla figura di Raimondo Usmiani, grazie al materiale raccolto e alla partecipazione di alcuni testimoni diretti (allora ancora viventi ) si è potuto raccogliere materiali e una ricerca più approfondita sulla figura di un poliziotto coraggioso, e che ha fatto la scelta giusta, di coraggio e di riscatto,nonostante il pericoli che correva.
Un personaggio che insieme ad altri ha scritto una pagina di storia bella e di riscatto del popolo italiano, la Resistenza contro il nazi-fascismo che ha portato a tutti noi la Libertà, la giustizia sociale, la democrazia, principi fondanti per una società più giusta e umana e poi noi non possiamo dimenticare le generazioni che hanno pagato con la vita e hanno ridato a noi nati in Europa la pace.
La storia cammina, si evolve ma non si può dimenticare..
Mercoledì a Cuneo si è scritta un’altra pagina di bella Storia.