Gli scarponi, lo zaino, due adolescenti “che mettono insieme l’età di Cristo sulla croce” e una notte in rifugio. L’elogio di questo angolo di mondo a metà strada fra terra e cielo prende il via da questa esperienza di avventura e di passione.
Allorché l’autore spende due parole per il rifugio in questione, l’elemento autobiografico sfuma nel fantastico, quasi nel mitico. Non gli basta il ricordo della Valtournenche, del Cervino, del bivacco Manenti. Lì, aggiunge, è passato il gigante Gargantua e, grossolano com’era, nello scavalcare la cresta urtò le cime e “si ritrovò il triangolo del Cervino in mezzo alle gambe ciclopiche”.
Se la magia nei secoli è stata l’arte di assaporare l’immenso, allora non è fuori luogo pensare che questo agile libretto parla della magia del rifugio sospeso sempre fra il reale, fatto di fatica e pericoli, e un altrove dove regna la grandezza e la pace.
Per questo è agevole per l’autore cogliere la dimensione “religiosa” del rifugio. È un piccolo “santuario votivo”: ci si toglie gli scarponi come in un luogo sacro, si abbassa il tono di voce, si accendono candele, si consumano riti. È luogo dove si trova pace dopo la salita, riparo nei pericoli. Dove molte domande percorrono l’animo: le risposte si troveranno nel confronto con le montagne. Dove “non funzionano le scorciatoie della pianura”. Dove l’escursionista sperimenta la propria piccolezza costretto a rivedere le prospettive della vita magari solo per qualche ora.
Poi c’è la dimensione “antropologica” che carica il rifugio di fatiche, di attese, di paure inconfessate. Luogo di incontri, per altri di lavoro per tutti non certo di dimora, perché non accetta abitanti. Non allontana dal mondo, semmai è parentesi prima di tornare nel fondovalle.
Non c’è nelle pagine di Enrico Camanni alcuna retorica. Pensa alla storia, ma sempre rifacendosi a esperienze concrete consapevole che “il rifugio di alta montagna è un racconto moderno che andrebbe narrato con le tempere e i pastelli del film di animazione, non con la spietata precisione delle riproduzioni digitali”.
L’incanto del rifugio
di Enrico Camanni
Ediciclo
96 pagine
9,50 euro