Inizia alle 7,30 del mattino l’incendio nella miniera di carbone del Bois du Cazier, a Marcinelle. 270 persone, di dodici nazionalità diverse, si ritrovarono intrappolate fino a 900 metri di profondità e di queste solo 8 riuscirono a salvarsi. Delle 262 vittime, 136 erano immigrati italiani.
La tragedia di Marcinelle segna un momento doloroso e importante della storia del nostro Paese, perché ci riporta alla memoria la storia della nostra emigrazione e di che cosa siamo stati all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale. Ci ricorda che l’Italia, in quel nuovo contesto storico, fu il primo Paese a siglare un accordo di emigrazione con il Belgio, unico accordo tuttavia che metteva nero su bianco che la merce di scambio era carbone contro minatori.
Sono trascorsi sessantaquattro anni da quella tragedia e molte cose sono cambiate, ma Marcinelle ci ricorda costantemente quanto importante sia, nelle migrazioni, il peso della dignità umana, un valore che non può essere scambiato con nessuna merce al mondo.