Limone Piemonte – Era una triste vicenda di cronaca quasi dimenticata ma, a mantenerne viva la memoria, restava la Chevrolet accartocciata di Beppe Grillo precipitata nel vallone Cabanaira il 7 dicembre 1981. È stata recuperata oggi, (6 agosto) su iniziativa del sindaco Massimo Riberi e a spese di Grillo. Il rottame era arrugginito e quasi invisibile ma ancora capace di solleticare in qualcuno l’interesse morboso dei “cacciatori di trofei”. Motivo per cui, considerato il luogo pericoloso e rischioso per le persone, il sindaco si è interessato per far rimuovere il relitto dell’incidente nel quale morirono l’ex calciatore del Genoa, Renzo Giberti, 45 anni, la moglie Rossana Quartapelle, 33 e il figlio Francesco di 9.
“Ho telefonato a Grillo – racconta il sindaco – per far rimuovere la carcassa dell’auto. Mi ha detto che gli faceva male ricordare quella vicenda nella quale aveva perso degli amici ma che era disponibile a farsi carico delle spese della rimozione”.
Oggi, per la prima volta, ha visitato il luogo della tragedia Cristina Giberti, figlia e sorella delle vittime. La donna con il marito nei pressi del luogo dell’uscita di strada dell’auto ha sistemato una targa. “Cari mamma, papà e Francesco – ha scritto -. Il destino vi ha portati via troppo presto. Qui, dove avete passato gli ultimi istanti della vostra vita, lascio un messaggio di amore eterno. Sarete sempre i miei angeli. Proteggeteci. Vi porterò sempre con me. La vostra Cristina”.
“Oggi mettiamo la parola fine a questa triste vicenda, per motivi d’incolumità delle persone e che ricordava una pagina drammatica della storia di Limone”, dice Riberi.