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Domenica 24 novembre 2024

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Saluzzo, restituito alla città l’immobile dell’ex tribunale

Dopo otto anni di incertezza, il Decreto Rilancio ha risolto una situazione complessa, su emendamento di Chiara Graibaudo. Ora si pensa a usare quei 6.000 mq anche per le scuole

La Guida - Saluzzo, restituito alla città l’immobile dell’ex tribunale

Saluzzo – Ci sono voluti quasi otto anni e un intervento normativo, su emendamento presentato dalla deputata cuneese Chiara Gribaudo, per “restituire” a Saluzzo l’immobile che ospitava il suo tribunale, soppresso nel settembre 2012 con l’accorpamento a Cuneo. La struttura, di proprietà comunale, non poteva essere utilizzata (a causa di mutui in capo al ministero della Giustizi): nella mattinata di oggi (lunedì 3 agosto) si è posto fine a questa stortura amministrativa e istituzionale con la presenza del sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis, che ha incontrato l’amministrazione comunale guidata da Mauro Calderoni per ufficializzare la riconsegna dell’immobile alla città. La struttura (oltre 6.000 mq) verrà utilizzata per nuove finalità istituzionali, a partire dai servizi scolastici e dalla necessità di spazi per garantire il distanziamento. La situazione, dopo anni di stallo, si è sbloccata a metà luglio con il Decreto Rilancio, che ha permesso il riutilizzo del palazzo per scopi diversi da quello giudiziario.
“Con questo passaggio di consegne – ha detto il sindaco Calderoni – possiamo riorganizzare al meglio alcuni spazi pubblici, nell’immediato per rispondere alle necessità della scuola. In futuro, si potrà ragionare insieme su quale destinazione definitiva dare a quei locali. Avremo la possibilità di disegnare una parte importante della città, perché, insieme al progetto relativo al Movicentro, anch’esso innestato sull’asse viario di corso Roma, possiamo immaginare il futuro su un’area centrale della nostra città”.
Soddisfatta la deputata Chiara Gribaudo, che sottolinea di aver seguito la vicenda fin dall’inizio e che aveva presentato l’emendamento: “Questo è un esempio di istanza giusta, da troppo tempo ferma, che invece rappresenta un caso di buona politica e buona amministrazione”.

 

 

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