È un premio della Commissione europea che, da trent’anni a questa parte, offre un riconoscimento al giornalismo di qualità, incentrato su pubblicazioni solidali e che portano alla luce storie di sviluppo sostenibile. Un riconoscimento quindi a quei giornalisti che svolgono un ruolo sensibile per la costruzione di società più aperte e democratiche.
Il Gran Premio di quest’anno è andato ad un articolo di Dahu Zhang, un giornalista del South China Mornong Post, per “La sottile linea gialla”, una storia sulle proteste di Hong Kong nel 2019, dal punto di vista di un gruppo locale che tenta di allentare le tensioni tra i manifestanti e la polizia.
Il Premio Europa è andato a Cécile Schilis Gallego e Marion Guegan per la loro indagine sull’ambiente ostile che i giornalisti devono affrontare quando si occupano di storie sulle miniere in tutto il mondo.
Infine, il premio per il miglior giornalista emergente è andato a Shola Lawal, di Equal Times per il suo articolo sui migranti africani che tentano di raggiungere il Nord America rischiando la vita : il Darièn Gap è il “nuovo Mediterraneo”.
Storie umane, venute alla luce solo grazie a coraggiosi e sconosciuti giornalisti.