Peveragno – La campagna elettorale non è ancora iniziata ma si registrano le prime scaramucce tra i candidati sindaci. Ieri venerdì 10 luglio, Adriano Renaudi che nei giorni scorsi ha annunciato la propria candidatura, ha fatto sapere di aver depositato un’istanza all’ufficio protocollo per ottenere chiarimenti circa la mancata surroga del consigliere dimissionario Enzo Tassone entro il termine di dieci giorni dalla data delle dimissioni stesse, così come previsto dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali.
“In assenza di valide motivazioni – spiega Adriano Renaudi – sarebbero infatti legittimi i dubbi sul comportamento del sindaco circa un simile ritardo nell’affrontare la situazione. In veste di candidato sindaco alle prossime elezioni, non riesco a comprendere perché non siano stati rispettati i termini previsti dalla norma. Porsi dubbi è ulteriormente legittimo e comprensibile nel caso in esame, in cui Enzo Tassone si è dimesso per diventare presidente o vicepresidente del Miac e pare voglia comunque presentare una sua lista elettorale. Non vorrei che la situazione determinasse semplicemente una dispersione di voti e non permettesse di cambiare il modo di amministrare Peveragno, riconfermando l’attuale primo cittadino. E’ infatti quantomeno strano che un consigliere si dimetta per riproporsi in lista dopo un mese. Le impressione raccolte dai cittadini esprimono perplessità a tal riguardo. Pare un atteggiamento che rievoca la politica “gattopardiana” tendente a cambiare tutto per lasciare tutto com’è”.
Dopo molti anni a Peveragno si potrebbe tornare ad assistere a una corsa a tre per la poltrona di sindaco. In lizza il primo cittadino uscente Paolo Renaudi, l’ex capogruppo dell’opposizione Enzo Tassone e l’ex vicesindaco e assessore Adriano Renaudi.