Era il 2012 quando la giovanissima Malala Yousafzai veniva ferita gravemente dai talibani in Pakistan, il suo Paese d’origine. Malala aveva l’unico torto di essere donna e di battersi senza paura per l’accesso all’istruzione di tutte le bambine e le adolescenti del mondo.
Accolta e curata in Gran Bretagna, Malala ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2014 a soli 17 anni e non ha mai smesso di farsi portavoce dei diritti delle donne.
Venerdì 19 giugno Malala si è laureata a Oxford in filosofia e scienze politiche. Un traguardo significativo di coraggio e di tenacia nella difesa di un credo di giustizia sociale e di parità di genere.
Ma la laurea di Malala ci ricorda anche, in questo periodo cosi’ difficile di coronavirus, quanto importante sia garantire l’accesso alla scuola a tutti i bambini. Fra le tante discriminazioni economiche e sociali che la pandemia continua a generare, si fa sempre più inquietante l’apparire di una povertà educativa che esclude ormai, dalla scuola, un bambino su cinque nel mondo.