Cuneo. “Purtroppo sulla fascia 0-3 non ci sono ancora indicazioni per quanto riguarda le attività estive o altro. Sono state fatte delle dichiarazioni di apertura in questo senso ma in realtà siamo in attesa di istruzioni concrete senza le quali non siamo in grado di ipotizzare nessun tipo di ripartenza” così l’assessore ai servizi educativi e scolastici del Comune di Cuneo, Franca Giordano. In effetti mentre le Estate Ragazzi e i centri estivi sono ripartiti e riapriranno i battenti dalla metà di giugno in poi, le attività per i piccolissimi, quelli sotto i 3 anni, sembrano ancora un miraggio, nonostante le dichiarazioni del governo che sembravano andare verso un’apertura. A mancare sono indicazioni concrete che vadano a regolamentare un’attività in cui il distanziamento sociale sembra davvero impossibile, per quanto già lo sia anche con i bambini un po’ più grandicelli.
“I genitori scalpitano perché riapriamo nidi e attività estive anche per i piccoli, capisco perfettamente questa esigenza e non appena avremo gli strumenti per farlo ci lavoreremo. Ad oggi non ci sono indicazioni abbastanza precise. Ho sentito di comuni che forniscono gli spazi in giardini o parchi cittadini dove i genitori possono portare i bambini ma poi devono rimanere con loro, una soluzione che non aiuta chi ha bisogno di lasciarli per poter andare al lavoro… C’è anche chi sta pensando di riaprire gli asili a settembre solo per bambini dai 5 anni in su. In ogni caso per ora è tutto fermo: aspettiamo di vedere se ci saranno direttive concrete e andremo avanti, ma fino a quel momento non possiamo fare di più”.
Una situazione di poca chiarezza che sta generando confusione anche tra i genitori, tra annunciate riaperture e concrete difficoltà a gestire l’estate dei più piccoli. Al di là della poca chiarezza per questa estate alle porte, la preoccupazione inizia a salire anche per le riaperture di settembre. Motivo per cui in questi giorni in diverse città sono scesi in piazza per protestare gli operatori di nido, baby parking e asili.