Cuneo – Dopo 3 mesi di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria il Museo San Sebastiano di contrada Mondovì a Cuneo riapre le porte venerdì 12 giugno. Per tutto il mese di giugno l’accesso al museo sarà infatti a offerta libera. “Un po’ come nel mondo anglosassone – dice Laura Marino, direttrice del Museo. Vi apriamo le porte in sicurezza, vi chiediamo di sostenerci ognuno secondo le proprie possibilità. Sono stati mesi difficili, in cui abbiamo potuto apprezzare le bellezze del nostro Paese solamente in maniera virtuale: tornare a godere di arte e bellezza sarà un modo di recuperare il tempo che si è fermato”.
L’accesso al museo avviene a gruppi di 3 persone con ingresso scaglionato, 5 persone se si tratta di familiari conviventi, e lungo il percorso sarà necessario mantenere il distanziamento fisico; per chi lo desidera è possibile prenotare l’orario di ingresso compilando un semplice form sul sito www.museodiocesanocuneo.it. È richiesto l’utilizzo della mascherina e lungo il percorso saranno disponibili dispenser di gel igienizzante per le mani. L’uso dell’ascensore sarà riservato a persone con disabilità motoria e un accompagnatore. Gli orari sono al venerdì 14-18, sabato e domenica 10-13; 14-18. L’ingresso è consentito fino ad 1 ora prima della chiusura.
Mostra Re-velation
Fino ad agosto, i visitatori potranno vedere la mostra “Re-velation” di Carla Iacono: le opere, allestite lungo il percorso di visita del museo, entreranno in rapporto con le collezioni e gli spazi storici della Confraternita dei Santi Giacomo e Sebastiano, instaurando un legame di rimandi tra passato e presente, tra cultura e religione. I ritratti, attraverso un’accurata messa in scena, declinano in molteplici forme il tema del velo, richiamandone l’utilizzo all’interno del mondo islamico, ebraico, cristiano, orientale ed europeo. Il visitatore scoprirà differenze e affinità, suggestioni o espliciti richiami alla ritrattistica più conosciuta declinati con delicatezza e attenzione. L’arrivo di questa importante mostra nelle sale del Museo Diocesano è frutto della collaborazione con la rete dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani e con la galleria VisionQuesT 4rosso di Clelia Belgrado.