Anche a questo può servire il Covid-19, a riscoprire le frontiere interne dell’Unione Europea, quelle che abbiamo impiegato anni di vita comunitaria per abolirle, resistendo ai nazional-populisti in crisi di astinenza da reticolati e garitte a difesa della patria.
A dar loro una mano è arrivata la pandemia che “ogni sogno si porta via”, almeno per ora. Ma non sono d’accordo molti cittadini europei, non solo quelli che pensano a future vacanze, ma fin da subito i lavoratori transfrontalieri intrappolati nelle rispettive aree nazionali. Non accade solo al confine “esterno” tra Italia e Svizzera, ma anche a quelli interni tra Italia e Francia, come ben sappiamo dalle nostre parti.
Come da noi, la trappola funziona al confine tra Francia e Spagna con chilometri di code che fanno scoprire agli abitanti di quelle regioni a cavallo dei Pirenei “come si stava meglio prima”. Come capita di questi tempi per la salute, che impari ad apprezzarla quando comincia a mancarti.