Lawrence Wright è un famoso giornalista, premio Pulitzer. Da anni ha dichiarato che stava un romanzo, ambientato nella primavera del 2020, che raccontava la storia immaginaria di un virus che nasce in Asia e si espande in tutto il mondo in poche settimane, mandando il mondo in tilt. Sanità al collasso, scuole chiude, cittadini isolati, produzione bloccata. Lo ha dichiarato da tempo ed è sorprendente che in maniera quasi profetica si sia avverato. Il romanzo parte dall’Assemblea Mondiale sulla Salute a Ginevra dove viene presentato il caso di una strana influenza sviluppata da poco in un campo profughi a Giacarta, dove nel giro di poche ore si sono verificati 47 decessi. Il dottor Henry Parsons, un epidemiologo di fama mondiale, decide di partire per l’Indonesia dove trova uno scenario apocalittico. Capisce che si tratta di un virus ignoto, letale e caratterizzato da una diffusione rapidissima. Quando viene a sapere che il suo autista è partito per un pellegrinaggio alla Mecca, dove ci sono più di tre milioni di pellegrini, intraprende una corsa contro il tempo per trovarlo e metterlo in isolamento. Ma è troppo tardi. Mentre l’epidemia ormai si sta diffondendo in tutto l’Occidente, tra le due grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Russia, la tensione è alta. Perché le voci e le fake si diffondono per piegare a proprio vantaggio l’opinione pubblica e non solo, partendo dalla diffusione della notizia che il virus mortale sia stato creato in laboratorio dalla Russia con lo scopo di scatenare un conflitto mondiale. Henry riuscirà alla fine a trovare casualmente un primo vaccino, e a tracciare la storia del virus fino alle sue sorprendenti origini. Ma il mondo sarà comunque radicalmente trasformato, e non in meglio.
Una lettura appassionante e coinvolgente, sorprendentemente attuale ed è incredibile pensare che tutto questo è stato scritto molto prima che tutto succedesse realmente.
Pandemia
di Lawrence Wright
Piemme
18,90 euro