Torino – Con l’incognita della ripresa dell’attività sportiva dilettantistica (la Lnd addirittura non ha ancora ufficializzato lo stop alla stagione 2019/2020), giovedì 7 maggio le società di calcio di Eccellenza si sono riunite in videoconferenza con il presidente del Comitato Piemonte Valle d’Aosta della Figc-Lnd, Cristian Mossino, per discutere circa la proposta di ampliare il numero dei calciatori giovani da utilizzare obbligatoriamente nel corso delle gare ufficiali nella prossima stagione sportiva. Da regolamento nazionale, sarà obbligatorio schierare per l’intera durata della gara, salvo i casi di espulsioni o di infortuni a cambi esauriti, almeno un calciatore classe 2002 e un calciatore classe 2001, mentre ogni comitato regionale potrà estendere la disposizione fino a un massimo di quattro giocatori “giovani”.
A supporto della richiesta di utilizzare un maggior numero di giovani rappresentata da alcuni presidenti, la necessità di contenere i costi di gestione del prossimo campionato a fronte della difficile situazione economica, potenzialmente contenuta da un maggior coinvolgimento dei ragazzi del vivaio. Altre società, invece, hanno sostenuto che aumentare il numero di giocatori giovani porta a un incremento di spese, altri ancora hanno evidenziato che i giovani calciatori possono essere utilizzati senza che si debba ricorrere a normative che ne sanciscono l’obbligo.
Al termine del confronto ha prevalso la linea “giovane”: sulle 32 società interpellate (23 presenti in videoconferenza e nove contattate telefonicamente), quasi il 60% (19) si sono espresse per schierare obbligatoriamente nella prossima stagione sportiva un calciatore classe 2000, due calciatori classe 2001 e un calciatore classe 2002, mentre 10 società (pari al 31,25%) hanno proposto l’obbligo per un calciatore classe 2000, un calciatore classe 2001 e un calciatore classe 2002. Solo due sodalizi hanno indicato la preferenza per le sole due annate richieste a livello nazionale (un classe 2001 e un classe 2002), una società ha proposto di schierare due calciatori classe 2001 e un calciatore classe 2002. La palla passa ora nei piedi del Consiglio regionale che dovrà decidere quale soluzione adottare, nella speranza che l’emergenza saniatria possa terminare al più presto.