Quanti/e sono i/le Zoe che condividono la stessa esperienza di essere primogeniti? Questo piccolo racconto è una lettera aperta a loro per riscoprire il senso e un sano orgoglio di essere stati i “primi”. Già, perché l’ottica da cui Zoe guarda la sua nuova posizione nella vita familiare è in origine del tutto diversa. Non è ingenua: intuisce da subito che dietro i sorrisi dei genitori, quando le annunciano l’arrivo della sorellina, c’è qualcosa che non le torna.
Sospetto presto confermato. Dopo la “luna di miele” formato culla, Ada, la “nuova arrivata”, comincia a gattonare. È lì che Zoe dalla dolcezza dell’essere figlia piomba nell’amaro sapore di essere primogenita. Il suo regno vacilla. Il suo spazio non ha confini sicuri, mentre Ada incombe ovunque quando studia, quando gioca, quando vorrebbe la mamma tutta per sé. Persino nel suo compleanno riesce a intrufolarsi! E i genitori hanno un bel spiegare.
Per fortuna c’è Barbablù, pirata e amico immaginario. Con lui Zoe può parlare e meditare una vera a propria vendetta, “strano sentimento” che dapprima esalta, ma poi lascia l’amaro in bocca.
Se questo è un libro da leggere insieme ai bambini, come consiglia l’autrice, vale anche il suggerimento di fermarsi un attimo alla fine del capitolo 9. Pausa di riflessione necessaria per capire insieme cosa significa “vendetta” e magari confrontare i propri pensieri con la manciata di pagine che ancora rimangono.
Un libro per bambini senza illustrazioni! Fatto solo di parole! Non è un’esagerazione. È piuttosto un impegno. Le situazioni descritte non hanno bisogno di immagini. Sono perfettamente scolpite con tratti precisi nelle menti di primogeniti e genitori. Il resto fa parte del dialogo con papà e mamma e anche qui il disegno è superfluo: ci pensano le parole, ma soprattutto la tenerezza dei gesti, come del resto anche Zoe sperimenta.
MISSIONE BARBABLÙ
di Loredana Ronco
Primalpe
8 euro