Chiusa Pesio – Saltate le celebrazioni classiche, previste in occasione del 25 aprile, il Comune ha previsto comunque una serie di iniziative per celebrare il 75° anniversario della Liberazione nazionale. Dopo aver affisso, in accordo con la presidente del Museo della Resistenza, Maria Luisa De Caroli, l’epigrafe di Piero Calamandrei dedicata ad Albert Kesselring in centro paese e nelle frazioni, sabato mattina alle 11 risuonerà l’Inno di Mameli dal Palazzo Municipale, mentre tutta la popolazione è invitata a intonarlo dalle finestre e dai balconi e a esporre il tricolore in segno di unità nazionale. Alla vigilia, il sindaco Claudio Baudino, in rappresentanza di tutte le cittadine e i cittadini, depositerà la corona al Sacrario Partigiano della Certosa di Pesio. “Consapevoli del momento che stiamo vivendo – sostiene il sindaco – , abbiamo ritenuto che fosse comunque doveroso commemorare il 25 aprile, giorno di esaltazione dei valori civici e di libertà. Oggi abbiamo un motivo in più per unirci idealmente e riflettere sull’importanza della libertà che ci è stata restituita attraverso il sacrificio di donne e uomini”. Su iniziativa dell’assessore alla Cultura e alla comunicazione, Daniela Giordanengo, gli studenti della scuola primaria del capoluogo, di San Bartolomeo e delle scuole medie hanno preparato degli elaborati che verranno pubblicati il 25 aprile sulla pagina Facebook del Comune di Chiusa di Pesio.
“Ora che alcune nostre abitudini e libertà sono venute meno, ci possiamo rendere ancora più conto dell’importanza di essere liberi – spiega Giordanengo -. Il 25 aprile appartiene a tutti e la memoria, custodita e tramandata, è l’antidoto indispensabile contro le discriminazioni e i fantasmi del passato. Per questo ho pensato di coinvolgere anche i piccoli chiusani che, con la preziosa collaborazione degli insegnanti, della dirigente Rosanna Blandi e delle famiglie che ringrazio con affetto, hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa. Sul nostro cammino abbiamo trovato una sorpresa inaspettata, che ci ha portati a distanziarci fisicamente e a dover rivedere anche le modalità di svolgimento della didattica e le celebrazioni. Tuttavia, ancora una volta, abbiamo dimostrato che la collaborazione e la buona volontà possono colmare i divari, farci sentire vicini e parte della stessa comunità, anche se lontani. I principi contenuti nella nostra Costituzione, frutto di quei valori e del sangue versato anche nella nostra valle, oggi sono più che mai attuali (e penso in particolare al diritto alle cure) e sono qualcosa che non dobbiamo mai smettere di tenere a mente”.