Quando si pensa alla Nato si pensa in primo luogo a difesa militare, a sicurezza e cooperazione fra i trenta Paesi membri. Le esercitazioni militari previste a metà marzo, sotto il nome di “Defender Europe”, volevano, al riguardo, mettere in scena la capacità di deterrenza dell’Organizzazione, con un dispiegamento massiccio di uomini (37.000 soldati di 18 Paesi) e di mezzi militari. Un tale dispiegamento di forze non si era più visto, in Europa, dalla fine della guerra fredda.
Il coronavirus ha fermato tutto questo esercizio di forza, rimandando a casa veicoli corazzati, navi e sottomarini. Sono per fortuna rimasti attivi gli aerei che, da qualche giorno a questa parte veicolano materiale sanitario per far fronte alla pandemia. È in questo contesto, ad esempio, che la Turchia ha portato ieri in Spagna e in Italia, i due Paesi più colpiti dal virus, il suo primo carico di solidarietà nei confronti dell’Europa.