Cuneo – Anche in Granda è alta l’attenzione sul sistema carcerario e sulle condizioni dei detenuti e del personale, nelle case di reclusione del territorio ad Alba, Cuneo, Fossano e Saluzzo. E proprio da Saluzzo giunge un allarme, raccolto dai rappresentanti sindacali degli agenti di custodia: nella struttura (in alto, nella foto tratta dal sito web del ministero della Giustizia) sono giunti nei giorni scorsi 48 detenuti dalla casa circondariale di Modena, tra quelle in cui le scorse settimane si sono registrate le rivolte più gravi. I rappresentanti sindacali richiedono un intervento delle autorità locali per garantire controlli sanitari e per prevenire eventuali contagi: “Finora il personale in servizio con grande spirito di sacrificio e abnegazione è riuscito a evitare situazioni emergenziali e manifestazioni violente da parte della popolazione detenuta. Oggi, non ci sono più le condizioni per garantire tale clima di tranquillità”.
Anche nelle carceri della Granda l’emergenza sanitaria ha comportato l’annullamento di attività didattiche e lavorative, oltre alla sospensione dei colloqui: si è cercato di compensare con videochiamate, ma non sempre le linee fisse consentono di soddisfare le esigenze dei detenuti (sono anche stati assegnati 22 telefoni cellulati tra i 1.600 messi a disposizione da Tim in tutta Italia, tra cui sette a Cuneo e dieci a Saluzzo).