Prima delle due a scivolare, la Lagarde si è in parte riscattata portando di corsa al fronte le armi potenti della Banca centrale europea.
Ieri è toccato a Ursula von der Leyen preoccuparci con le sue maldestre dichiarazioni sulla prospettiva dei “corona bond” a sostegno della precaria solidarietà europea.
Avevamo ancora in mente il suo recente messaggio all’Italia e la fiducia che riponevamo in una guida medico e mamma di sette figli. Forse avevamo trascurato che veniva dalla Germania e che a designarla a quel posto era stata Angela Merkel.
Con queste donne al comando speravamo in nuove “Mamme fondatrici” per l’Europa, ci ritroviamo con nuovi “Padri rifondatori” come Mattarella, Prodi, Draghi e Delors. In attesa che Ursula, già si è in parte correttasi, si ravveda e torni a essere la “nostra” Presidente della Commissione europea, impegnata anch’essa a rifondare l’Unione.