Boves – Notizie positive sul fronte dei contagi giungono da Boves dove nella giornata di lunedì 23 marzo non si registrano nuove positività al Covid-19. Resta quindi fermo a 7 il numero dei malati (tutti da focolai esterni). Dati incoraggianti che confermano quanto emerso anche a livello provinciale, con un rallentamento dei contagi. Di poco superiore alle venti unità il numero dei soggetti in isolamento volontario.
Durante la Messa di oggi (disponibile sulla pagina Facebook Comunità Cristiane ai piedi della Bisalta), il parroco don Bruno Mondino ha invitato la popolazione a un segno concreto di preghiera e speranza: posizionare una corda rossa (nastro o luce) alla finestra delle case riprendendo quanto fatto sui campanili delle chiese parrocchiali bovesane dallo scorso 21 marzo. La corda rossa nella Chiesa è il simbolo del sangue di Gesù e dei Martiri e si riferisce a un episodio descritto nella Bibbia (Libro di Giosuè) in cui si racconta che una casa di Gerico venne salvata dalla distruzione della città. Appesa alla finestra della casa, c’era una corda di filo scarlatto. Era il segnale concordato con Raab, una donna che si era dimostrata benevola ed accogliente con i due uomini che avevano cercato rifugio presso di lei. Pur essendo una donna disprezzata per il suo mestiere di prostituta, essa portò salvezza per il padre, la madre, i fratelli e l’intera famiglia, grazie al suo gesto di accoglienza. Una cordicella rossa è stata il segnale che ha salvato quelle persone.
“E’ un segno di fiducia verso il Signore” ha commentato don Bruno, nel salutare la comunità bovesana al termine della Celebrazione Eucaristica.