Cuneo – Ci vuole più attenzione per il mondo delle piccole e medie imprese e per l’artigianato, in questa fase così difficile e pesante per l’economia reale, su tutto il territorio nazionale e in particolare nelle regioni del Nord: Confartigianato Cuneo non boccia del tutto, ma di certo non promuove, il decreto “Cura Italia”.
“Riconosciamo l’impegno e lo sforzo del Governo – afferma il presidente provinciale Luca Crosetto -, stiamo parlando di una manovra da 25 miliardi di euro, sicuramente da implementare in futuro, costruita in pochi giorni. Tuttavia, moltissimo resta da fare, soprattutto per quanto concerne il settore dell’artigianato e delle piccole e medie imprese”.
Tra i punti: insufficiente il rinvio dei versamenti al 16 aprile, irrisoria l’indennità di 600 euro e solo per lavoratori autonomi e professionisti, sbagliata l’assenza del credito d’imposta sugli affitti per le botteghe e i laboratori degli artigiani. “Ancora una volta il nostro comparto sembra dimenticato – tuona Crosetto -. Anche sui tributi locali non sono state date indicazioni: auspichiamo invece un indirizzo anche in questo senso. Nel prossimo decreto, previsto per aprile, ci aspettiamo più attenzione e misure specifiche”.
Anche secondo il presidente regionale di Confartigianato, il cuneese Giorgio Felice, si tratta di “una prima risposta ma moltissimo rimane ancora da fare”, a partire dal rinvio delle scadenze fiscali e dalle risorse per sostenere le imprese in questa fase così difficile.