Nell’ormai consueto discorso serale in diretta Facebook il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dopo le rassicurazioni sul suo stato di salute, ha commentato gli aggiornamenti al termine dell’ennesima impegnativa giornata legata all’emergenza coronavirus, trascorsa a discutere sui prossimi provvedimenti in Giunta regionale e con il Governo tramite la Conferenza delle Regioni. L’emanazione del decreto legato agli aspetti economici e fiscali atteso in giornata è stato rimandato a domani: una manovra che stanzierà dai 20 ai 25 miliardi di euro e tratterà di cassa integrazione in deroga, di aiuti ai lavoratori, alle “partite Iva”, ai professionisti e in genere a chi ha avuto un danno economico, comprese le famiglie, per le quali è in progetto una misura specifica integrativa da parte della regione. Saranno inoltre disposte proroghe di alcune scadenze riguardanti autoveicoli (per esempio legate alle revisioni) e ai docomenti di identità (anagrafe e stato civile). Si sta lavorando per chiudere completamente le scuole, evitando così l’impiego del personale ATA (bidelli), mentre dall’incontro tra Governo, sindacati e datori di lavoro dovrà scaturire un severo protocollo di sicurezza per permettere ai lavoratori di continuare l’attività senza rischi, garantendo il metro di distanza intepersonale, o in alternativa la dotazione di adeguati dispositivi di protezione individuale.
L’aggiornamento dei numeri dei contagi ha portato a 840 casi positivi in Piemonte (305 a Torino, 136 ad Alessandria, 70 ad Asti, 48 a Novara, 48 a Biella, 40 a Cuneo, 29 a Vercelli, 29 nel Vco, 23 provenienti da extraregione e altri 112 casi ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale), con 46 decessi aventi il coronavirus come causa o concausa, tre dei quali in questo pomeriggio, e 135 persone ricoverate in terapia intensiva. Il potenziamento della terapia intensiva è il primo obiettivo da conquistare per combattere l’emergenza sanitaria: in Piemonte agli attuali 320 posti se ne aggiungeranno 100 presto disponibili, 60 già in grado di essere attivati. Un ulteriore passo avanti è stato fatto dal punto di vista dei dispositivi di protezione: a Grugliasco sono arrivati dalla Cina grazie all’iniziativa dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) ben quattro tir con camici e mascherine protettive. Al nuovo commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri è stato infine richiesto di velocizzare la fornitura del materiale DPI da parte della Protezione Civili, in arrivo invece le prime mascherine prodotto in centinaia di migliaia di pezzi dal Gruppo Miroglio. In chiusura, due notizie positive. La guarigione del “paziente 1” piemontese, un quarantenne torinese a lungo ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale Amedeo di Savoia, e il discostamento della curva dell’aumento dei contagi di circa 300 unità ospedalizzate in meno rispetto a quella che sarebbe potuta essere senza le recenti restrizioni, tra cui la chiusura delle scuole e l’autoisolamento dei contagiati. Questo non significa che i contagi diminuiscono, ma che le misure adottate stanno funzionando e per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le regole.