Cuneo – Il presidente della sezione cuneese di Ance – Associazione nazionale Costruttori Edili – Gabriele Gazzano, spiega come in questa situazione di grave emergenza e con pieno spirito di responsabilità e sacrificio, la filiera dell’edilizia è pronta a offrire il proprio contributo per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, obiettivi del tutto prioritari. “Ritengo – scrive Gazzano – che la sospensione temporanea di tutte le attività sui cantieri sia un grande sacrificio, ma anche e soprattutto una scelta di responsabilità per tutelare le nostre famiglie, i dipendenti e le aziende. Alla base resta la consapevolezza che il cantiere è un “abito sartoriale” prodotto su ampia scala territoriale, dove le diverse esigenze sono spesso contrapposte e interferenti: il cardine di sicurezza imposto dal decreto non è più facile da sostenere, ma devono essere rispettati i rapporti contrattuali e le esigenze dei clienti. Queste premesse rendono un fermo totale molto articolato e l’Associazione dei Costruttori Edili deve comunque guardare con forza in questa direzione, spinta dal dovere etico di mettere al centro la persona ed il suo diritto alla salute, anteponendoli ad ogni altro interesse per quanto legittimo”.
Ance Cuneo aggiunge inoltre che molte aziende hanno già maturato questo convincimento e si auspica che molti altri lo possano fare prendendo anche quelle decisioni radicali che non spetterebbero all’Associazione, ma che essa sente urgenti e non derogabili per il bene della collettività. Gazzano è pienamente in linea con il presidente nazionale ANCE Gabriele Buia, che
ha recentemente dichiarato: “Affrontiamo una situazione senza precedenti che, come tale, richiede immediate tutele con l’inserimento, già nel decreto-legge all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi (venerdì 13 marzo, ma slittato alla giornata di sabato, ndr), di misure straordinarie a sostegno di imprese e lavoratori del settore, affinché all’emergenza sanitaria non si aggiunga un’emergenza economica che rischia di portare l’intero settore al collasso”.