Cuneo – Portare il servizio di assistenza all’autonomia scolastica direttamente a casa dei bambini e dei ragazzi con disabilità. È questa la proposta lanciata ai Comuni e alle istituzioni da Magno Garro, vicepresidente nazionale di Confapi Sanità, per sostenere le famiglie e rilanciare il lavoro durante il periodo di chiusura delle scuole voluto per fronteggiare l’emergenza da coronavirus.
“La necessaria sospensione delle attività scolastiche – spiega Garro – mette a dura prova soprattutto le famiglie con bambini affetti da disabilità. Nel gestire l’emergenza Covid-19 è necessario trovare soluzioni che possano sostenerle e che consentano di uscire dall’immobilismo che sta causando danni enormi all’economia di tutto il Paese. Tanti operatori di società cooperative chiamate nella scuola ad assistere gli studenti con disabilità sono disponibili a rientrare in servizio presso le abitazioni degli allievi che già seguivano. Ma per fare questo, devono essere attivati provvedimenti che lo consentano. Gli studenti con disabilità potrebbero così partecipare, nei limiti delle proprie competenze, alle attività sostitutive poste in essere dal sistema scolastico: sono molteplici, infatti, i prodotti software e le app che permettono agli alunni disabili di partecipare, ma è necessario che siano sostenuti e supportati dagli assistenti che, quotidianamente, offrono la loro professionalità, con le dovute precauzioni sanitarie. Non sarà necessario, a questo punto, attivare gli ammortizzatori sociali”.
La proposta è già stata accolta dal Comune di Dronero.