Cuneo – Con l’accusa di aver commercializzato integratori contenenti sostanze classificate come dopanti, sono a processo al Tribunale di Cuneo i tre soci titolari dell’azienda B.F. Pharma di Fossano (F. B., B. G. e G. C.) che commercializza integratori alimentari prodotti dalla Weider, azienda tedesca leader del settore.
Durante l’udienza in Tribunale ha testimoniato un tenente della Guardia di Finanza di Torino che ha condotto alcune fasi delle indagini partite dalla Procura di Torino e poi reindirizzate alle Procure competenti territorialmente.
L’indagine ha preso avvio nel 2016 da un monitoraggio sui siti Internet dove è possibile acquistare gli integratori alimentari; un’informativa riservata avrebbe rilevato la presenza di anabolizzanti in alcuni integratori alimentari.
Il 20 ottobre 2016 vennero sequestrati 16 campioni di integratori presso la B.F. Pharma, di cui otto risultarono positivi alla presenza di sostanza come testosterone e prednisolone acetato, sostanze inserite nella lista della Wada, agenzia internazionale antidoping.
Di di questi otto campioni, 6 erano prodotti dall’azienda tedesca, mentre due erano commercializzati con marchio B.F. Pharma ma prodotti da altre aziende su indicazione dell’azienda fossanese.
In apertura d’udienza l’avvocato Francesco Pacciani che insieme alla collega avvocato Costanza D’Ormea difende i tre imputati ha sottolineato che nelle controanalisi eseguite successivamente al sequestro è stata completamente esclusa la presenza di sostanze proibite nei campioni analizzati, ma che nel frattempo i 50.000 euro di prodotti sequestrati sono arrivati a scadenza e ormai sono da buttare. L’udienza è stata rinviata al 16 marzo per ascoltare i consulenti tecnici che hanno eseguito le analisi.