Mondovì – L’appuntamento è alle 21 di quesa sera venerdì 24 gennaio in via Rolfi per un presidio pacifico contro la vergogna dell’episodio che si è verificato questa notte a Mondovì e che ha visto la comparsa di scritte antisemite sulla casa di Aldo Rolfi, figlio della partigiana e intellettuale monregalese Lidia Beccaria Rolfi, deportata politica nel campo di concentramento di Ravensbrück.
A organizzare è l’associazione MondoQui, che secondo la sua natura antirazzista e la vocazione di strumento per il dialogo e l’amicizia tra culture, esprime condanna e rammarico per l’episodio. “Quello compiuto stanotte – scrive l’associazione – , proprio a ridosso del Giorno della Memoria, è un atto che ci rattrista, perché specchio di una tendenza politica e civile che sta investendo tutto il paese con sbocchi di odio e aggressività nei confronti dell’altro; ed è proprio su un piano di civiltà, come cittadini responsabili e promotori di una cultura comune del rispetto reciproco, che invitiamo gli amici e i simpatizzanti dell’associazione, gli abitanti di Mondovì e di tutta la provincia e i membri di tutte le comunità presenti sul territorio a unirsi a noi questa sera alle 21, in via Rolfi, per un presidio pacifico che dimostri la nostra volontà di resistere a queste derive pericolose e di condannarle, senza mai dimenticare”.
Si aggiunge anche lo sdegno dell’Anpi provinciale nelle parole di Ughetta Biancotto: ”una aggressione verbale e scritta ed è di una inaudita vergognosa barbarie. In questi giorni, dove nelle nostre città si stanno svolgendo incontri, fiaccolate, concerti e tanti momenti per ricordare la Giornata della Memoria, questo fatto di cronaca colpisce e addolora tutti coloro che credono nei valori dell’antifascismo e sono contro ogni forma di razzismo e di antisemitismo. Questi fatti di cronaca non possono essere minimizzati, né cancellati, la violenza ha colpito in modo consapevole agendo nei luoghi simboli della nostra provincia. Rimarchiamo che Lidia Rolfi Beccaria era una staffetta partigiana che ha pagato i suoi ideali con la deportazione.
Le sue opere letterarie e le sue testimonianze dovrebbero essere lette, conosciute da coloro che rinnegano e non vogliono riconoscere le nuove derive di odio e di razzismo. Non possiamo dimenticare che la Storia si può ripetere… L’abominio delle leggi razziali, dei campi di deportazione e di sterminio hanno lasciato dei segnali profondi. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ad Aldo Rolfi, alla sua famiglia e siamo vicino alla comunità di Mondovì per l’ increscioso episodio, lo saremmo nel presidio di questa sera … e nei
tanti momenti commemorativi di questi giorni”