Cuneo – Partenza d’anno in salita e situazione più difficile rispetto al trimestre precedente, nelle previsioni degli industriali della Granda: nei dati raccolti tra gli associati nell’indagine congiunturale di inizio 2020 emerge l’impressione di un’economia che sente di più l’affanno, anche per via delle tensioni internazionali (tra dazi, Brexit, Medio Oriente, Cina).
Il “sentiment” delle imprese, cioè ciò che si aspettano gli imprenditori dei vari comparti, si presenta con una frenata per l’andamento economico: solo l’export si conferma stabile, mentre spunta il segno meno (nel saldo tra ottimisti e pessimisti) per produzione totale, nuovi ordini e occupazione, con la previsione di un maggior ricorso alla cassa integrazione e minori investimenti.
Gli unici settori in controtendenza rispetto al clima di pessimismo sono l’alimentare (anche se non più ai livelli del trimestre precedente), cartaria-grafica, manifattura varia. Il variegato mondo dei servizi – con in prima fila la logistica, le utility e il terziario innovativo – si conferma “isola felice”, nelle parole del presidente Mauro Gola; i segnali di maggiore sofferenza giungono invece da minerali non metalliferi, meccanica, edilizia e chimica-gomma-plastica.