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Venerdì 22 novembre 2024

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Ex direttore del tribunale a processo per peculato e falso

Contestati fatti di quando era a Saluzzo, ora è dirigente al tribunale di Cuneo: "spariti" computer e altro materiale informatico

La Guida - Ex direttore del tribunale a processo per peculato e falso

Cuneo – Si è aperto oggi (mercoledì 22 gennaio) al Tribunale di Cuneo il processo per peculato e falso a carico di U. M., ex direttore amministrativo al Tribunale di Saluzzo e ora dirigente proprio al Tribunale di Cuneo. Per lui non è il primo procedimento giudiziario: già nel 2018 era stato processato e assolto in primo grado, per vizio totale di mente, dall’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Tra il 2014 e il 2015 si sarebbe allontanato ingiustificatamente dal luogo di lavoro per andare a Cuneo, mentre altre volte era a casa. Una successiva perizia gli avrebbe riconosciuto un vizio solo parziale e in appello il dirigente ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi. Il processo di oggi invece riguarda l’accusa di peculato: U. M. è accusato di essersi appropriato tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019, di vario materiale informatico del Tribunale, tre pc, cinque notebook, una stampante, un mouse e un monitor. Oltre a questo c’è l’accusa di falso, poiché U. M. nella sua funzione di dirigente dell’ufficio impugnazioni, aveva dichiarato che nel suo ufficio non risultavano presenti fascicoli per ricorso in appello di sentenze emesse prima del novembre 2018 mentre ce n’erano ben 30, e poi perché aveva falsamente annotato sul registro informatico la trasmissione alla Corte d’Appello degli atti processuali di tre procedimenti che invece erano ancora a Cuneo. L’ultima contestazione riguarda l’appropriazione di 250 euro prelevati dalla cassaforte di uno degli uffici del Tribunale. In apertura di udienza tramite il suo avvocato Piercarlo Botto, l’imputato ha offerto un assegno di 4.000 euro per il risarcimento; il Procuratore della Repubblica Onelio Dodero, restituendo l’assegno alla difesa ha detto che dovrà essere il ministero a valutare la congruità del risarcimento. Il 13 maggio verranno ascoltati i primi testimoni.

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