Padre Giovanni “Juan” Bottasso con Papa Francesco
Quito – È deceduto martedì 24 dicembre a Quito, capitale dell’Ecuador, in America Latina, Padre Giovanni “Juan” Bottasso, missionario salesiano in Amazzonia e nella Sierra dell’Ecuador. Originario di Peveragno, aveva 83 anni.
Da sempre impegnato nella difesa delle popolazioni indigene dell’Amazzonia, studiò nell’Istituto Salesiano di Valdocco, Casa madre dei Salesiani a Torino, per poi entrare nel 1952 nel Noviziato di Monte Oliveto a Pinerolo e proseguire gli studi a Foglizzo. Venticinquenne decise di partire missionario e s’imbarcò per l’Ecuador. In Colombia, a Bogotá, studiò Teologia e dopo l’ordinazione sacerdotale nel ’63 fu inviato nelle missioni salesiane a Sucúa.
Il nipote Nanni Villani, responsabile del settore “Sviluppo sostenibile e comunicazione” del Parco Alpi Marittime e coordinatore dell’Ecomuseo della segale, così lo ricorda sulla sua pagina Facebook:
“Schietto e contro corrente quasi sempre, irriverente mai. In questa foto, scattata al recente sinodo sull’Amazzonia, verrebbe da pensare che stia cazziando Papa Francesco. In realtà – come ha raccontato – nell’immagine è rappresentata l’assenza di barriere tra due piemontesi (di nascita o di origine) che un po’ ricordano la loro terra e un po’ parlano del futuro del pianeta e dei suoi abitanti con la consapevolezza di chi sa bene che è tempo di cambiare strada. Juan Bottasso, salesiano peveragnese da sessant’anni in Ecuador, ci ha lasciati. Era uno che ti portava allegria. Gli piaceva cantare in compagnia, guai a non intonare “Che sarà” (della mia vita chi lo sa…): ora sappiamo che nel suo destino c’era un appuntamento fissato per la notte di Natale del 2019. Era una testa pensante, di quelle come ce ne sono poche. Chiunque abbia letto i suoi scritti, lo abbia conosciuto, se n’è convinto. Le sue idee volavano alto, ma non si perdevano nell’etere. Sapevano dove e come atterrare: così sono nate una casa editrice, una “banca” per microcredito, un’università… Tra le fortune della mia vita, c’è stata quella di aver avuto uno zio come lui”.
Le esequie saranno celebrate oggi, venerdì 27 dicembre, a Quito.
