Cuneo – L’Africa e l’Occidente, l’Africa e noi. Giovedì 19 dicembre alle ore 21 va in scena al Toselli “Mbira. Nessuno è migliore” un progetto di Roberto Castello che ne cura anche coreografia e regia.
Si tratta di un concerto che fonde parola, danza e musica dal vivo, nato dall’idea che a volte la cultura dei colonizzatori cambia entrando in contatto con la cultura dei colonizzati. Di questo prova a parlare Mbira, un concerto che vede in scena due danzatrici, due musicisti e un regista e che, utilizzando musica, danza e parola, prova a fare un punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana. Le danzatrici Ilenia Romano e Susannah Iheme, i musicisti Marco Zanotti (percussioni e limba) e Zam Moustapha Dembélé (kora, tamani, voce, balafon) intrecciano storie, balli e musiche che restituiscono un coinvolgente frammento tra cultura europea e cultura africana.
Un rapporto che si è ancora più intensificato anche per la globalizzazione. “Mbira” è il nome di uno strumento musicale dello Zimbabwe ma anche il nome della musica tradizionale che con questo strumento si produce e “Bira” è anche il nome di una importante festa della tradizione del popolo Shona, la principale etnia dello Zimbabwe, in cui si canta e balla al suono della Mbira. Mbira è però anche il titolo di una composizione musicale del 1981 intorno alla quale è nata una dura controversia legale che ben rappresenta l’estrema problematicità e complessità dell’intrico culturale e morale che caratterizza i rapporti fra Africa ed Europa. Mbira è insomma una parola intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, musiche, balli, feste e riflessioni su arte, cultura. Biglietti a costo ridotto per gli abbonati de La Guida.