Cuneo – Si è concluso con una condanna per truffa il processo a L. P., titolare di una ditta di esportazioni di Salerno, e a D. T., titolare di una ditta di trasporti di Pagani (in provincia di Salerno); i due sono infatti stati riconosciuti colpevoli di aver messo in atto un piano per sottrarre frutta a ignari produttori del nord Italia.
Servendosi di un intermediario trentino, N. V., con cui in passato L. P. aveva effettuato regolari commerci, e utilizzando i nominativi di acquirenti realmente esistenti ma assolutamente ignari degli acquisti che venivano fatti a loro nome, i due avrebbero ritirato presso vari produttori del Nord Italia ingenti quatitativi di kiwi, poi “scomparsi” nel nulla.
Uno di questi casi è finito al Tribunale di Cuneo perché il produttore derubato è G. R. di Revello. Nel 2016 un camion della ditta di D. T. caricò circa 20 tonnellate di kiwi che dovevano transitare presso un magazzino in provincia di Milano prima di dirigersi all’acquirente finale in Polonia. Nel magazzino non arrivarono mai; inoltre, quando fu interpellata, la ditta polacca negò di aver mai fatto quell’ordine.
A rimetterci tanti soldi fu anche l’intermediario che aveva messo in contatto i produttori con la ditta di export di L. P.; per poter continuare a lavorare nel settore N. V., che fece una denuncia per un danno da 240.000 euro, dovette sborsare circa 150.000 euro per risarcire le aziende agricole truffate.
“Una truffa a regola d’arte”, l’ha definita il pubblico ministero che per i due imputati ha chiesto una condanna a un anno e sei mesi e 500 euro di multa per il titolare della ditta, con precedenti specifici alle spalle, e a un anno e 300 euro di multa per il titolare della ditta di trasporti.
“Un quadro lacunoso di prove in cui manca la prova del reato dal momento che nel magazzino di Milano non è stata trovata alcuna traccia di kiwi”, hanno ribadito gli avvocati dei due imputati.
Il giudice ha condannato L. P. a un anno e quattro mesi di reclusione con pena pecuniaria di 800 euro e D. T. a un anno e 600 euro di multa.