Cuneo – “Fatta l’Italia, facciamo gli Italiani” è il titolo della consueta rassegna organizzata dall’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in collaborazione con il Museo Casa Galimberti, invitando a riflettere attraverso il cinema sulla storia dell’Italia e degli Italiani nell’ultimo secolo. Il titolo della rassegna sottolinea, oggi più che mai, quanto aperto sia il discorso e invita a ripensare al passato per guardare al futuro in vista di una ricostruzione dei valori fondanti. Si comincia martedì 22 con “Grandi magazzini” di Mario Camerini. Un film che nel 1939 accoglie l’ideologia dominante di un’Italia moderna e felice che nelle luci dei grandi magazzini trova la sua espressione plastica. In questo contesto possono trionfare anche i valori famigliari e l’amore magari uniti a una certa scaltrezza individuale che nel tempo è diventata marchio di un’italianità spensierata. Il 29 si passa al neorealismo di “Sciuscià” in cui Vittorio De Sica osserva con occhio paterno e comprensivo i due bambini rimasti orfani nella Napoli del dopoguerra. È il momento di guardare al reale, di cogliere il dramma degli Italiani con uno sguardo da cronista lasciando da parte giudizi e facili sogni.
Infine il 5 novembre ci si precipita nel 1956, nell’Italia che sta assaporando, magari anche solo nell’illusione, il gusto del boom economico incipiente. Dino Risi firma allora “Poveri ma belli”: un film spensierato, che sembra aver dimenticato le crudezze degli anni precedenti e si culla in giochi e schermaglie d’amore.
Proiezioni sempre alle 20,45 presso il Museo Casa Galimberti. Ingresso gratuito.