Cuneo – Continua a far paura il tarlo asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis) per i suoi effetti su molte essenze arboree: i monitoraggi svolti in questi mesi nel territorio comunale di Cuneo hanno evidenziato che le infestazioni riscontrate nell’autunno scorso avevano dato vita a nuovi nuclei, è stata allargata la “zona cuscinetto” di attenzione e di abbattimento (nella foto) e sono state indicate nuove linee d’azione per contrastare la diffusione di questo piccolo animale che mette a rischio praticamente tutto il patrimonio boschivo.
L’obbligo di abbattimento scatta per la normativa europea dopo che è stata scoperta la presenza di questo parassita e interessa le aree fino alla distanza di cento metri da dove sono stati rilevati (dai tecnici specializzati della Regione, talvolta anche con il supporto di specifiche unità cinofile) segni di attacco da parte dell’insetto.
Finora sono state tagliate e distrutte tutte le piante con segni di infestazione, incluse quelle individuate negli ultimi monitoraggi. Nei prossimi giorni proseguiranno i tagli degli alberi che si trovano in prossimità di quelli colpiti; poi si potrà concordare con Regione e Comune per la rimozione dei ceppi rimasti (come pure per l’accesso all’area di stoccaggio in via Chiri; tel. 0171-444493 o 0171-444498). Inoltre verranno assegnate nuove piante, su richiesta alla Regione, in numero pari agli alberi abbattuti. Per quattro anni, però, non potranno essere messe a dimora in quelle zone le seguenti essenze: acero, ippocastano, ontano, betulla, carpino, katsura, faggio, frassino, albero delle lanterne cinesi, platano, pioppo, salice, tiglio, olmo.