Cuneo – Ancora una volta all’ordine del giorno del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) non c’era l’Asti-Cuneo e la promessa riguardo l’avvio dei lavori in estate fatta dal ministro Toninelli durante la sua visita a Cuneo sembra ormai essere un’ipotesi sempre più inattuabile.
“Al Cipe di ieri sera non è stato fatto alcun passo in avanti sull’Asti-Cuneo. La nostra autostrada non era nemmeno all’ordine del giorno – lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo -. Il Ministro ha inviato una nota informativa affermando che il suo piano prosegue, ma è riuscito a certificare l’esatto contrario: ha scritto che nessun documento è stato inviato a Bruxelles, nessun parere è arrivato dall’Autorità di regolazione dei trasporti, nessuno tranne lui ha negato quello che sosteniamo da tempo, ovvero che il piano di Toninelli lede la concorrenza nel settore autostradale. E così i cantieri che con la soluzione Delrio potevano essere aperti da un anno rimangono chiusi”. La proposta Conte e Toninelli rispetto a quella Delrio prevede di riportare al concessionario, il Gruppo Gavio, la scadenza della Torino-Milano al 2026 senza proroga di quattro anni, di far ritornare al 2045 quella dell’Asti-Cuneo e non 2030, ma soprattutto di raddoppiare il valore di subentro.
“L’unica cosa da fare è tornare indietro – continua Gribaudo -. Glielo ha chiesto il consiglio comunale di Cuneo, glielo stanno chiedendo la categorie economiche, e il 26 maggio gliene chiederanno conto i cittadini”.