Brossasco – L’artista colombiano Santiago Reyes Villaveces (nato a Bogotá nel 1986), vincitore della 41° edizione del “Premio Matteo Olivero” di Saluzzo, nei laboratori del mobilificio RBB di Brossasco ha lavorato nei giorni scorsi con la squadra di artigiani brossaschesi. Il progetto si chiama “Harp”: l’artista colombiano ha realizzato una copia “esplosa” dell’arpa Topaga, antico strumento di legno della tradizione musicale colombiana. L’arpa da oggi è nella sacrestia dell’ex chiesa di Sant’Ignazio di Saluzzo, per il montaggio. Sarà ammirabile dal 26 aprile, giorno di inaugurale dell’evento “Start”. Il “Premio Matteo Olivero” chiedeva progetti originali per valorizzare la suggestiva ex Sacrestia di Sant’Ignazio, accessibile dal corridoio del municipio di Saluzzo. L’artista colombiano è il vincitore del concorso per averla saputa interpretare in modo innovativo e poetico “con un’opera che affonda le proprie radici nella storia dei Gesuiti e capace di trattare una tematica complessa, come quella del colonialismo, in modo lirico e originale”, ha decretato la giuria internazionale (composta da Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum di New York; Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR Torino; Arturo Demaria, consigliere della Fondazione Bertoni; Roberto Giordana, vicedirettore generale della Fondazione Cr Cuneo; Stefano Raimondi, curatore del Premio). Usando i cassetti aperti, le finestre e la struttura della Sacrestia come scatole di risonanza, “Harp” diventa un’arpa poliarchica. “Harp” utilizza i numerosi cassetti e armadietti della Sacrestia, aprendoli e rendendoli sonori, trasformando in cassa di risonanza la Sacrestia stessa. In collaborazione con il compositore Nicolás Jaramillo e il musicologo Villegas Velez, un brano musicale verrà eseguito all’inaugurazione del 26 aprile, da parte di un coro. Alla RBB di Brossasco raccontano soddisfatti che “è stata una esperienza bella ed arricchente”.