Cuneo – Continua a essere valida, e lo sarà finché la pioggia non darà tranquillità, l’ordinanza della Regione di stato di massima pericolosità per il rischio incendi. È scattata dal 13 marzo e al momento non se ne prevede la sospensione, secondo quanto riferito dagli uffici regionali. Da oggi (lunedì 1° aprile) scatta invece la “riapertura” della possibilità di bruciare residui vegetali e da attività agricola, sospesa dal 1° novembre al 31 marzo, per il duplice obiettivo di prevenire incendi e inquinamento atmosferico, due emergenze che affliggono da tempo il Piemonte. Il mix di siccità e vento fa confermare e prorogare lo stato di massima pericolosità per incendi: questo provvedimentoprevede che, entro cento metri da terreni boscati, arbustivi e pascolivi, è vietata qualunque azione anche solo potenzialmente in grado di innescare un incendio, dall’uso di fiamme libere al fumo di sigaretta (sanzioni fino a 2.000 euro). Anche la riapertura della possibilità di bruciare vegetali, quindi, fa ricadere ampie aree sotto il provvedimento di divieto. D’altronde, vista la situazione di siccità grave e continuativa che perdura da diverse settimane, e visti anche i numerosi incendi che in Piemonte negli ultimissimi giorni si sono “mangiati” centinaia di ettari di bosco, è lo stesso buon senso a dettare la massima prudenza, pur di fronte alla necessità di “liberarsi” di residui vegetali.