Frassino – È morta sabato sera in Trentino, dove viveva, Maria Rosa Sasia, la bambina che era stata baciata dal Re. Maria Rosa Sasia, donna allegra, era nata il 28 giugno 1933 nella borgata Saretto di Frassino e raccontava sorridendo: “Il forno era vicino a casa mia: arrivano i contadini a infornare, e ogni volta mi regalavano un bel “fantoccio di pane”, perché mi volevano bene!”.
Le scuole: “A Frassino negli anni della guerra, quando tante famiglie erano tornate dalla Francia, eravamo 25 ragazzi in una classe. Ho avuto il maestro Spirito Cornaglia, che ci faceva sempre cantare l’inno “Fratelli d’Italia”. Ricordo la maestra Garnero , io ho fatto le Medie e anche la prima Magistrale, poi ha lasciato per andare a lavorare a Torino”.
La guerra: “Le SS arrivavano e portavano via tutto! Le ragazze, compresa mia sorella Domenica (di 14 anni più vecchia di me) erano scappate in fretta e furia dalla borgata per non essere violentate dai tedeschi! Tempi molto brutti … Ricordo che ci avevano portati dalle scuole di Frassino a Cuneo, per ascoltare il duce, che era sul balcone e noi eravamo vestite da piccole “balilla”. Mussolini urlava e trovo delle somiglianze tra lui e un ministro di oggi! I granatieri erano venuti a piantare le tende a Frassino e io ero la loro mascotte, mentre mia cugina faceva da mangiare per loro: in quel periodo sono stata bene, perché il mangiare non mancava. Un giorno ho recitato una poesia davanti al Re, arrivato a Frassino a incontrare i granatieri: facevo la seconda elementare e Umberto di Savoia mi ha dato un bacio! E io ero felice”.
Nella sua vita aveva fatto più lavori e si era sposata con Luisello Pistolato. Era stata felice nel poter rivedere la valle Varaita l’anno scorso. I suoi funerali devono ancora essere fissati.