Cuneo – È scomparso a 91 anni a New York il diplomatico che dal 1977 al 1981 aveva rappresentato Washington a Roma, Richard Gardner. Era stato nominato ambasciatore in Italia dal presidente Jimmi Carter e nel suo servizio venne anche a Cuneo il 27 marzo del 1980 (nella foto di Bedino con Guido Bonino, tratta dal libro “Un sindaco e i mille volti di una città” edito Primalpe) accompagnato dal console Usa a Torino Roderich M. Wright.
Riporta proprio la cronaca del tempo che Gardner, che era professore di diritto internazionale, sposato con Danielle Luzzatto, figlia di un industriale italiano rifugiatosi negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali fasciste, parlava perfettamente italiano ed era arrivato a Cuneo in limousine nera, scortata dalle Alfette del servizio di sicurezza e dalle auto borghesi della Digos, per un incontro in Prefettura con il prefetto Maldari, in Provincia il presidente Giovanni Falco e in Municipio con il sindaco Guido Bonino con cui ha avuto un colloquio personale di venti minuti. “Poi sono stati ammessi gli assessori e i capigruppo – scrive la Gazzetta del Popolodi allora -. Gardner che parla correttamente italiano ha scambiato battute cordiali sugli argomenti più disparati: da Clara Booth Luce alle montagne cuneesi, dai salotti romani alla vicenda del “male” che suscitò l’impennata d’orgoglio del presidente Pertini”.
Poi Gardner ha reso omaggio al monumento della Resistenza con la deposizione di una corona d’alloro e un momento di silenzio “di fronte alle montagne che videro le gesta antinaziste” per poi percorrere il viale e visitare il nuovo quartiere nascente di Cuneo 2.
“Dopo il “lunch” in piedi in Municipio l’incontro nella Sala del Consiglio con gli amministratori e gli esponenti del mondo della scuola, dell’economia e della cultura su “La politica estera degli Usa” con particolare attenzione alle due gravi crisi internazionali del momento, l’Iran e l’Afghanistan”. Nel dibattito incentrato sul sottolineare l’importanza dell’alleanza italiana con gli Usa e l’indicazione dell’Unione Sovietica come “sola potenza imperialista, che minaccia la sicurezza e l’indipendenza dell’Europa occidentale e che per la prima volta adopera le sue forze militari fuori dell’area del patto di Varsavia” si è avuto spazio per parlare di molte cose. Lido Riba ha provocatoriamente chiesto di parlare degli indiani, quando si faceva riferimento ai diritti umani e il presidente Falco ha chiesto l’appoggio per le esportazioni cuneesi di vini e formaggi. Gardner in proposito ha chiuso con una battuta: “In America viviamo già sotto l’imperialismo italiano dei vini” riporta sempre La Gazzetta del Popolo.