Venasca – La cucina era la sua vita. Da bambina, andava già a servire nelle osterie: allo “Scudo di Piemonte” di Sampeyre, ai “Perpoin” di Saluzzo e alla “Croce Bianca” di Venasca. Maria Michelis (per tutti era “Mariuccia di Gian”), nata il 14 novembre 1929 a Valmala, è mancata all’ospedale di Savigliano, dove era ricoverata da qualche tempo. Raccontava Mariuccia, in una pausa dal lavoro in cucina, sorridendo: “Già mio bisnonno aveva questo locale, mio figlio Giulio ha fatto delle ricerche storiche e ha scoperto che la nostra trattoria, vicino al santuario di Valmala, esisteva già dagli inizi del Novecento. Per noi è bello poter continuare la tradizione di famiglia e a me piace molto cucinare. Sono contenta nel vedere la gente felice che viene a fare i complimenti, perché ha mangiato bene!”. La ricetta che amava di più: “Il coniglio, senza ombra di dubbio! Io ci aggiungo sempre un trito di prezzemolo e aglio che lo rende molto saporito: e in tanti lo apprezzano. Quando ero giovane si mangiava l’insalata russa, la bagna cauda con i peperoni e una buona fetta di salame o di formaggio… mica tutte le cose che si mangiano oggi! Oggi c’è troppa abbondanza”.
Nel 1999, aveva provato il dolore enorme per la morte del figlio Graziano, a 31 anni: Maria Michelis lascia i figli Laura (che vive a Savigliano) e Giulio (titolare della “Trattoria Giangiuli” del santuario di Valmala), i nipoti, i parenti e tanti amici ed estimatori. I funerali si svolgeranno domenica 10 febbraio alle 15, nella chiesa parrocchiale di Venasca.