Mondovì – “Si è spenta una candela ma la sua luce ci illuminerà per sempre”: con queste parole sul proprio sito web, l’Amac (Associazione monregalese amici dei ciechi, realtà di riferimento nazionale per la disabilità visiva) saluta il suo fondatore Franco Sciolla, i cui funerali vengono celebrati oggi (sabato 19 gennaio) alle 10 a Cigliè, il suo paese d’origine. È deceduto giovedì 17, un mese prima del suo 81º compleanno. Era il più grande di cinque fratelli (tra cui Giovanni, sindaco di Cigliè), in una famiglia di origine contadina che gli ha insegnato a non rassegnarsi mai. Cieco dall’infanzia, nel 1987 aveva fondato l’Amac: oltre trent’anni fa l’attenzione verso le esigenze di ciechi e ipovedenti non era certo sentita né diffusa, ma lui ha saputo sensibilizzare e coinvolgere un gran numero di persone (centinaia i soci del sodalizio, che ha avuto anche “sezioni” al di fuori di Mondovì). Un’idea tra tutte, uno dei messaggi più forti: le “cene al buio” promosse dall’associazione per far sperimentare le difficoltà quotidiane di chi non vede. Negli anni si è fatto promotore di un gran numero di iniziative (formative, ricreative, scolastiche e istituzionali) a favore del “mondo del buio”, per aiutare le persone e le famiglie ad affrontare meglio la quotidianità e integrarsi di più nella società. La figlia Betty porta avanti questo impegno con l’Amac (nelle foto, Sciolla in sedia a rotelle alle Peverolimpiadi 2016 e durante un incontro con ragazzi in una scuola).