Mondovì – Presidente e consigliere provinciale delegato Federico Borgna e Milva Rinaudo prendono carta e penna per fare chiarezza sul ruolo dell’Amministrazione provinciale sulla ricostruzione dell’Istituto Alberghiero di Mondovì, dopo la frana che ha distrutto in parte la scuola.
Egregio Direttore,
con riferimento ai recenti articoli pubblicati nonché all’attenzione che i media, anche nazionali, hanno riservato alla purtroppo ben nota vicenda della frana che ha colpito la sede dell’Istituto Alberghiero di Mondovì, intendiamo esprimere alcune considerazioni in merito.
Senza alcuno spirito polemico e riconoscendo i disagi e le difficoltà vissute dagli studenti e dal personale scolastico derivanti da una situazione comunque eccezionale e imprevedibile, ci pare doveroso per mera onestà intellettuale evidenziare alcuni aspetti che vengono forse sottovalutati da un’analisi volta principalmente ad enfatizzare gli elementi negativi di una vicenda già di per sé connotata da una naturale tragicità.
Ci riferiamo allo sforzo profuso dalla Provincia di Cuneo, dal Comune di Mondovì e da tutti gli organi istituzionali nell’affrontare con celerità e decisione l’emergenza creatasi, garantendo ai ragazzi in tempi rapidi soluzioni gestionali che permettessero, e che hanno di fatto permesso, di proseguire pur tra le inevitabili difficoltà l’ampia, articolata e peculiare attività didattica senza scadimenti qualitativi.
Tutto ciò si è concretato in oltre 40 atti amministrativi (tra decreti, determinazioni, contratti, etc.) con una spesa che allo stato attuale ammonta a oltre 800.000 euro e che supererà 1 milione di euro; questo solo per gestire i primi interventi derivanti dall’emergenza.
È poi notizia di questi giorni che si stanno concludendo i primi lavori di messa in sicurezza del pendio, avviati non appena ciò è stato possibile, e tenuto conto delle doverose necessità di rispettare le esigenze dell’inchiesta giudiziaria in corso. All’inizio del prossimo mese di febbraio, salvo imprevisti comunque non dipendenti dalla volontà della Provincia, si concluderanno anche i lavori e le attività finalizzate a riaprire le cucine e la segreteria, restituendo alla scuola in questo modo il “cuore pulsante” della sua attività.
Inoltre, la Provincia ha prospettato soluzioni progettuali che, aldilà delle diverse valutazioni in corso e delle naturali divergenze di vedute, rappresentano un’ipotesi di avvio di risoluzione delle complesse problematiche degli istituti di istruzione superiore di Mondovì, di cui l’Alberghiero rappresenta una parte importante ma purtroppo non unica.
In conclusione, riallacciandoci al discorso recentemente pronunciato dal Presidente Mattarella, crediamo che sia fondamentale, nell’affrontare vicende anche complesse e difficili come questa, riscoprire lo spirito positivo e di fiducia che ha permesso ai nostri predecessori di ricostruire un paese devastato dalla guerra lavorando con unità e finalità di intenti.
Intendiamo anche tranquillizzare tutti coloro che delineano per l’Ente che amministriamo scenari funerei, sottolineando che il “malato”, seppur provato da qualche acciacco derivante dall’età (la Provincia si sta avvicinando ai 160 anni) e dai fattori finanziari contingenti, gode ancora di buona salute e non intende rinunciare a esercitare il proprio ruolo e le proprie funzioni per il bene della sua collettività. Cordiali saluti.
Federico Borgna
Presidente della Provincia
Milva Rinaudo
Consigliere provinciale delegato