Cuneo – Si chiama tarlo asiatico del fusto, nome scientifico Anoplophora glabripennis ed è il killer di aceri, larici e betulle che sta facendo piazza pulita a Madonna dell’Olmo, preoccupando l’assessorato all’ambiente del Comune di Cuneo. Colpisce le piante latifoglie ad alto fusto “svuotandole” e facendole morire in poco tempo, ma si diffonde in modo rapido. Scava gallerie nella parte bassa del tronco degli alberi provocando la disgregazione del legno che può facilmente spezzarsi nel caso di eventi meteorologici sfavorevoli. Le stesse gallerie spesso interrompere il flusso linfatico e portare a morte le piante.
Mercoledì prossimo si riunirà una commissione congiunta in Comune per analizzare la situazione che si presenta piuttosto grave con il rischio di abbattimento di decine e decine di piante, e dare il via al piano di contrasto dopo che Regione Piemonte, Ipla e carabinieri forestali hanno concordato già monitoraggi mirati.
Quello di Madonna dell’Olmo è il secondo caso in Piemonte dopo la val Susa dove il settore fitosanitario della Regione ha deciso proprio nei prossimi giorni di iniziare l’abbattimento di centinaia di piante.
Tra i cosiddetti “killer delle foreste” il tarlo asiatico del fusto è un grosso coleottero che raggiunge fino a 3,5 centimetri, si presenta con puntini bianchi-azzurrognoli sul dorso nero, e con lunghe antenne striate di nero e bianco. È innocuo per animali e persone. È stato introdotto accidentalmente dalla Cina tramite il legno da imballaggio e il primo caos in Europa è stato registrato in Svizzera sette anni fa.