Cuneo – Una marea di proteste cominciate verso la fine del 2017, in Iran, ha scosso non solo il paese stesso, ma il mondo intero. Migliaia di protestanti hanno occupato strade e piazze pretendendo un cambio di regime, e aborrendo quello clericale in vigore attualmente: è la nazione stessa che attraverso slogan come “morte a Khamenei e Rouhani!” chiede inesorabilmente un cambiamento. Il 30 giugno si è tenuto a Parigi il dodicesimo raduno annuale “per un Iran libero”, durante il quale sono stati commemorati i caduti del massacro del 1988, anno in cui il regime iraniano giustiziò in modo extra-giudiziale migliaia di prigionieri politici. Cuneo, città medaglia d’oro alla resistenza, da diversi anni ha sostenuto il lavoro del presidente del consiglio alla resistenza iraniana Marjam Rajavi. Alla quale è stata consegnata l’anno scorso la cittadinanza onoraria della città. La città è stata rappresentata dal presidente del Consiglio comunale di Cuneo, Antonio Pittari, il senatore del Partito Democratico, Mino Taricco e la presidente dell’Anpi, Ughetta Biancotto. “L’Anpi non può esimersi da questi momenti storici perché i valori della democrazia e della Libertà sono comuni a tanti popoli oppressi e in cerca di giustizia e di equità sociale!” dice Ughetta Biancotto, presidente Anpi Provincia Cuneo.