Cuneo – Avevano da poco rubato in un appartamento del centro, ma una vicina le ha notate e ha chiamato il 113, e poco dopo in stazione sono state fermate e arrestate: è finita male la trasferta-lampo a Cuneo per due giovanissime da un campo nomadi del torinese, nei giorni scorsi, e la refurtiva (400 euro in contanti e alcuni monili, ricordi di affetti di una vita) è stata restituita alla signora derubata. Forse le due ventenni, di cui una in stato di gravidanza, quel pomeriggio hanno approfittato della distrazione di qualcuno che stava uscendo da un palazzo, o di una porta lasciata aperta, per intrufolarsi e verificare dove poter “agire”. Con due grossi cacciavite sono riuscite a forzare l’ingresso di un’abitazione al primo piano e hanno arraffato quanto possibile. Poco dopo, però, nei pressi sono state notate da una donna, che si è insospettita e ha chiamato il 113, descrivendo le due ragazze. Una pattuglia della Volante è arrivata alla stazione ferroviaria, ha riconosciuto le due dalla descrizione fornita e ha fatto scattare il controllo: oltre agli arnesi utilizzati per lo scasso, sono stati ritrovati i soldi e i preziosi, corrispondenti in ogni dettaglio a quanto descritto dalla derubata. Il magistrato ha poi disposto l’arresto per entrambe le giovanissime donne, considerato il loro “curriculum” e i numerosi reati di cui si erano già rese responsabili. Grazie alla segnalazione quindi, come sottolineato dalla Polizia cuneese (nella foto, al centro il questore Emanuele Ricifari), nel giro di mezz’ora sono state individuate e bloccate due autrici di furti in abitazione.